Notevole è stata l’affluenza registrata lo scorso sabato 29 settembre presso l’Istituto Superiore “Leardi” in occasione delle celebrazioni del suo 160° anniversario.
Durante la mattinata, gli studenti delle classi quinte e diversi rappresentanti delle istituzioni e delle personalità del territorio hanno assistito con interesse al convegno organizzato specificamente per i festeggiamenti. Ad aprire i lavori, sono stati riportati i saluti del Sottosegretario al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dott. Salvatore Giuliano, il quale ha ricordato il ruolo che l’istruzione tecnica ha svolto nella costruzione del nostro Paese e che continua a ricoprire nel suo costante rinnovamento: «Con questo Anniversario, in un certo senso, celebriamo quindi non solo l’antica istituzione dell’Istituto Leardi ma l’avvio dell’istruzione tecnica italiana che di lì a poco avrebbe trovato una collocazione importante nella legge Casati del 1859. Oggi i contenuti e i contesti sono cambiati: […] seppure così diverso nel tempo, il contributo che possiamo dare è il medesimo, consentire ai nostri giovani di trovare una collocazione nel contesto sociale, attraverso lo sviluppo di competenze disciplinari e trasversali, affinché siano cittadini consapevoli di un mondo che cambia».
Gli interventi del convegno hanno trattato tematiche diverse ma complementari: si è discusso della storia della scuola nel casalese nella sintesi proposta dal prof. Gabriele Angelini; il dott. Sergio Favretto, giudice onorario del Tribunale di Torino e cultore della storia della Resistenza, ha sottolineato attraverso esempi e fonti storiche la capacità attrattiva del “Leardi” verso i propri allievi e il ruolo decisivo che l’Istituto, in 160 anni di attività, ha avuto sulla storia del territorio in quanto soggetto di “cultura diffusiva”. Il prof. Angelo Miglietta, vice rettore dell’Università IULM di Milano, ha invece esortato gli studenti all’imprenditorialità, cercando di dissipare alcuni pregiudizi su questa figura, e li ha incentivati alla creazione di startup, mezzo per dare impulso all’economia locale e per contrastare la crescente sfiducia delle nuove generazioni; sui temi dell’ecologia, dei cambiamenti climatici e delle osservazioni spaziali si è basato il contributo del dott. Piero Bianucci, giornalista scientifico e fondatore di “Tuttoscienze”.
In conclusione del convegno, è stato presentato il volume “Cascinòt. Una tradizione contadina secolare” dal dott. Amilcare Barbero, presidente dell’Ecomuseo della Pietra da Cantoni, e dai proff. Ilenio Celoria e Paolo Ceresa, curatori dell’opera. Dopo un’accurata analisi di questa particolare costruzione, detta anche “Casòt”, così caratteristica delle colline del nostro Monferrato, è stata lanciata una proposta, al momento solo ipotizzata ma di estremo fascino, di realizzare un percorso di visita del nostro territorio recuperando questi edifici e sfruttandoli come “aree di ristoro nei punti panoramici più suggestivi delle nostre colline, come in un cammino di Santiago squisitamente monferrino”.
Non c’è stata solo la conferenza, ma una serie di altre iniziative cui i partecipanti hanno aderito in maniera considerevole: in molti hanno visitato la mostra di acquerelli dell’artista inglese Mary Ann Scott e hanno acquistato le cartoline dell’Istituto con l’annullo filatelico espressamente creato per l’occasione. Nel pomeriggio, inoltre, numerosi sono stati i visitatori e i cittadini che hanno assistito al divertente spettacolo di improvvisazione teatrale dei Quinta-tinta e hanno approfittato della visita guidata teatralizzata di Palazzo Leardi, condotta dagli studenti dell’Istituto e coordinata dal prof. Giovanni Ganora.
Profondo è stato l’impegno di tutto il personale, docente e non docente, del “Leardi” per realizzare la grande festa che l’«Istituto tecnico più antico d’Italia» meritava per un traguardo tanto grande e prestigioso: gli sforzi tuttavia non sono stati sacrifici ma un onore, perché il legame tra istituzione scolastica, territorio e cittadinanza, che con questi eventi si vuole rinnovare e rinsaldare, è fondamentale per raggiungere i veri obiettivi della scuola, ovvero il successo formativo degli studenti e il miglioramento delle loro opportunità di lavoro.
Redazione “Leardi”
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