
Nuova strumentazione in arrivo per gli studenti del corso CAT (Costruzioni, Ambiente e Territorio) dell’Istituto Leardi: il laboratorio geometri, infatti, si arricchirà di nuove tecnologie il cui acquisto è stato reso possibile dai finanziamenti stanziati dai PON (Programma Operativo Nazionale) “Per la Scuola. Competenze e ambienti per l’apprendimento”, “Laboratori Green, sostenibili e innovativi per le scuole del secondo ciclo” e dalle azioni del PNRR (Piano Nazionale Ripresa e Resilienza).
Grazie ai fondi acquisiti, il corso CAT si potrà dotare di due stazioni totali di alta precisione utili al rilievo topografico, composte da unità principale con doppio display, doppia batteria, porta USB e connessione bluetooth e del relativo programma per PC con collegamento diretto ai principali software in uso per la professione geometra; un ricevitore GPS RTK, composto da ricevitore rover, Tablet, software utile alla gestione dei tracciamenti in campo, software utile all’orientamento del rilievo ed interfaccia catastale e infine un plotter utile alla restituzione grafica su supporto cartaceo anche su grandi formati.
«Gli acquisti che abbiamo potuto finalizzare – spiega il prof. Fausto Milano – permetteranno ai nostri allievi una formazione sull’utilizzo delle più recenti strumentazioni utili alla loro professione. La figura del geometra, infatti, è in continua evoluzione e svolge ruoli sempre più strategici e fondanti in ambito tecnico, tanto da risultare essenziale per svolgere e portare a termine i processi necessari in diversi ambiti operativi. Questa figura professionale, che di solito si immagina legata all’ambito edilizio, trova in realtà la sua applicazione in molti altri settori, quali l’impiantistica, il risparmio e la riqualificazione energetica, l’amministrazione condominiale, il fisco e le successioni, la gestione dei bonus fiscali, le perizie, il rilievo topografico e l’aggiornamento catastale. In campo puramente edilizio, si sottolinea la positiva evoluzione, all’insegna del recupero e della riqualificazione del patrimonio esistente, con costante attenzione al suolo, il quale non dovrà essere occupato in alcun modo rispetto a quanto non sia già avvenuto in passato».
REDAZIONE LEARDI