Grazie ai fondi stanziati dal PNRR per l’attivazione di corsi di approfondimento co-curricolari volti a contrastare la dispersione scolastica e alla disponibilità delle docenti Jennifer Caria e Margherita Bellasio, presso l’IIS Leardi è attivo ormai da settimane un corso di fotografia.

Il corso, frequentato prevalentemente da alunni dell’indirizzo di Grafica e Comunicazione, segue l’evoluzione della fotografia dalla stenoscopia al digitale.

La fotografia stenopeica è stata una delle prime tecniche della storia della fotografia, non necessita di strumentazioni particolari e consente di produrre immagini con una profondità di campo infinita. Nell’ambito del progetto infatti, sono state sufficienti alcune scatole di latta per creare una “camera oscura portatile” con cui realizzare delle immagini all’aperto.

«Abbiamo proseguito con la fotografia analogica – spiegano Caria e Bellasio – utilizzando la camera oscura presente in Istituto per insegnare a ragazzi e ragazze le tecniche di sviluppo e farli cimentare con i provini dei propri scatti. Adesso stiamo lavorando a uno shooting durante il quale gli studenti devono realizzare delle fotografie per creare un portfolio dedicato al tema del tempo, dando libero spazio alla loro creatività».

Per valorizzare appieno quanto realizzato dai ragazzi, sfruttando però la tecnologia offertaci dai tempi moderni, le docenti vorrebbero organizzare una mostra sfruttando le potenzialità del Metaverso.

«I primi mesi del 2024 – commenta la dirigente scolastica Nicoletta Berrone – saranno ricchi di attività interessanti per i nostri ragazzi, che grazie alle linee di investimento del PNRR dedicate alla scuola potranno vivere l’Istituto come un luogo dove sviluppare nuovi interessi e cimentarsi in attività extracurricolari. Oltre ai corsi dedicati ai più creativi, infatti, saranno attivate anche lezioni di musica, teatro, podcasting, web-radio, educazione finanziaria, scrittura creativa: tutte iniziative che hanno riscosso grande successo tra gli studenti e che permetteranno loro di vivere la scuola per un tempo più lungo rispetto a quello dedicato alla normale didattica, mettendosi alla prova e sviluppando competenze relazionali e trasversali».

REDAZIONE LEARDI

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