Grazie ai fondi stanziati dal PNRR e all’impegnio dei docenti Alessandro Spadaro e Laura Catalano, a partire dallo scorso dicembre 27 alunni dell’IIS Leardi si stanno cimentando nel gioco degli scacchi.
Carmelo Alessandro Spadaro, docente di matematica e informatica, oltre che istruttore di scacchi iscritto all’albo della Federazione Scacchistica Italiana (FSI) e a quello del CONI, afferma che: «Il gioco degli scacchi sviluppa le facoltà intellettuali, stimola la creatività, aumenta le capacità di problem solving e l’autostima. Oltre a insegnare le regole base del gioco, i ragazzi imparano anche i primi rudimenti di tattica e strategia non solo dal punto di vista teorico, ma anche dall’analisi di partite proprie e dei migliori maestri di scacchi. Per gran parte della lezione, poi, alunni e alunne sono chiamati a mettere in pratica quello che hanno appreso sfidandosi l’un l’altro in partite amichevoli o in tornei, simili a quelli che dovranno affrontare a breve». I ragazzi e le ragazze che frequentano il corso, infatti, parteciperanno prima a un torneo d’Istituto, per poi proseguire con il Torneo di Scacchi provinciale e ambire al prestigioso Trofeo Scacchi Scuola (TSS).
Al di là delle ambizioni, il fine principale del progetto è però altamente pedagogico e didattico. Infatti: «Il valore altamente formativo del gioco degli scacchi – dichiara Spadaro – è stato riconosciuto al punto che nel 2012 il Parlamento Europeo ha invitato gli Stati membri a inserirlo come disciplina curricolare a scuola. Anche molti studi scientifici hanno contribuito a evidenziare i numerosi aspetti positivi degli scacchi, sia dal punto di vista educativo sia da quello riabilitativo in casi di disagio scolastico, bullismo o difficoltà di apprendimento. Anche per questo motivo sono contento che la nostra iniziativa abbia avuto così tanto successo tra gli studenti del Leardi: abbiamo formato un gruppo coeso che passa volentieri del tempo insieme, unendo l’agonismo e la sana competizione al semplice piacere di condividere tra coetanei una nuova passione. Il corso ha avuto un successo tale, inoltre, che attiveremo a breve una seconda edizione per dare la possibilità di parteciparvi a tutti gli interessati».
Auguriamo quindi una buona prosecuzione del corso a professori e alunni, e a questi ultimi, in particolare, di imparare a “fare la mossa giusta”.
REDAZIONE LEARDI